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Il Segretario Generale, Francesco Cavallaro: “Giudizio resta favorevole ma serve un ulteriore sforzo”
A Palazzo Chigi il confronto con il governo sulla manovra. Al tavolo, presieduto dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, presenti i vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri Giancarlo Giorgetti, Francesco Lollobrigida, Marina Calderone, Raffaele Fitto, il viceministro Valentino Valentini e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano.
Il Segretario Generale, Francesco Cavallaro, a margine della riunione: “Confermiamo il giudizio favorevole rispetto al complesso delle misure adottate dal Governo perché molti degli interventi normativi andranno a favore di lavoratori dipendenti e famiglie con redditi medi e bassi, così come avevamo chiesto. Positiva anche la rimodulazione del Pnrr. Non mancano, tuttavia, alcune criticità come la mancata previsione del decalage per il taglio del cuneo contributivo, che va a penalizzare chi supera anche di poco le soglie dei 25000 e 35000 euro. Rispetto a tale ipotesi abbiamo anche chiesto la possibilità di sterilizzare, ai fini dell’applicazione del taglio del cuneo, gli incrementi derivanti da rinnovo dei contratti di lavoro, in analogia con quanto già previsto per gli statali. Manca poi un’estensione ulteriore della decontribuzione totale fino al 2026 per lavoratrici con almeno 2 figli e lavoratrici con rapporti discontinui e l’attribuzione del beneficio anche al lavoratore padre.
In materia di pubblico impiego ci sono le condizioni per avviare il rinnovo dei contratti, ma abbiamo ribadito la necessità di verificare la possibilità di reperire ulteriori risorse nel 2024, magari attraverso risparmi di gestione. Sulla previdenza va rivista la norma che taglia le pensioni di alcune categorie di dipendenti pubblici. Inopportuno, altresì, aver inasprito le condizioni per ‘Ape Sociale’ e ‘Opzione Donna’. Abbiamo ribadito la necessità di misure a sostegno della scuola, sia per la tutela e la valorizzazione del personale che per il potenziamento delle strutture, mentre per la famiglia abbiamo chiesto l’impegno di recuperare i 100mila posti di asili nido inizialmente previsti dal Pnrr. Infine si è rimarcata la necessità di ulteriori risorse per il trasporto pubblico locale e il rinnovo contrattuale della categoria”.
Il Segretario Generale, Francesco Cavallaro: “Giudizio resta favorevole ma serve un ulteriore sforzo”
A Palazzo Chigi il confronto con il governo sulla manovra. Al tavolo, presieduto dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, presenti i vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri Giancarlo Giorgetti, Francesco Lollobrigida, Marina Calderone, Raffaele Fitto, il viceministro Valentino Valentini e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano.
Il Segretario Generale, Francesco Cavallaro, a margine della riunione: “Confermiamo il giudizio favorevole rispetto al complesso delle misure adottate dal Governo perché molti degli interventi normativi andranno a favore di lavoratori dipendenti e famiglie con redditi medi e bassi, così come avevamo chiesto. Positiva anche la rimodulazione del Pnrr. Non mancano, tuttavia, alcune criticità come la mancata previsione del decalage per il taglio del cuneo contributivo, che va a penalizzare chi supera anche di poco le soglie dei 25000 e 35000 euro. Rispetto a tale ipotesi abbiamo anche chiesto la possibilità di sterilizzare, ai fini dell’applicazione del taglio del cuneo, gli incrementi derivanti da rinnovo dei contratti di lavoro, in analogia con quanto già previsto per gli statali. Manca poi un’estensione ulteriore della decontribuzione totale fino al 2026 per lavoratrici con almeno 2 figli e lavoratrici con rapporti discontinui e l’attribuzione del beneficio anche al lavoratore padre.
In materia di pubblico impiego ci sono le condizioni per avviare il rinnovo dei contratti, ma abbiamo ribadito la necessità di verificare la possibilità di reperire ulteriori risorse nel 2024, magari attraverso risparmi di gestione. Sulla previdenza va rivista la norma che taglia le pensioni di alcune categorie di dipendenti pubblici. Inopportuno, altresì, aver inasprito le condizioni per ‘Ape Sociale’ e ‘Opzione Donna’. Abbiamo ribadito la necessità di misure a sostegno della scuola, sia per la tutela e la valorizzazione del personale che per il potenziamento delle strutture, mentre per la famiglia abbiamo chiesto l’impegno di recuperare i 100mila posti di asili nido inizialmente previsti dal Pnrr. Infine si è rimarcata la necessità di ulteriori risorse per il trasporto pubblico locale e il rinnovo contrattuale della categoria”.
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