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“In relazione alla protesta dei lavoratori della cosiddetta legge 12 e legge 15, andata in scena ieri sera alla Cittadella regionale, come Cisal siamo pienamente solidali sia con i lavoratori che con i colleghi che hanno indetto la protesta”. Così Gianluca Persico per la segretaria regionale della Cisal che in una nota spiega: “Non possiamo pensare che un procedimento, portato quasi al 90% del suo iter amministrativo, possa essere interrotto per un qualche disguido che sarebbe nato all’interno di una seduta di Giunta. Come Cisal non entriamo nel merito di come siano andati i fatti, anche perchè non eravamo presenti, ma è bene sottolineare che questo procedimento, nato nel 2014, rimasto bloccato per quasi quattro anni, ha trovato finalmente la giusta rivendicazione ed il giusto iter amministrativo grazie all’accelerazione voluta fortemente dalla compianta presidente Santelli, la quale si era impegnata fin da subito alla stabilizzazione di queste fasce di precariato storico. Ci sono tutti i requisiti oggettivi e soggettivi per far si che questo iter si concluda nel modo sperato. Ci appelliamo, quindi, al senso di responsabilità della Giunta regionale affinché possa addivenire ad una soluzione in tempi rapidi. Si tratta di ordinaria amministrazione. La Cisal è disponibile in qualsiasi sede a sedersi insieme ai colleghi e a far capire esattamente quali sono i passaggi del procedimento che devono portare alla naturale conclusione di un iter amministrativo pienamente condiviso, lineare e trasparente, dando così delle risposte a centinaia di lavoratori precari che, insieme alle loro famiglie, aspettano da troppo tempo”.

“In relazione alla protesta dei lavoratori della cosiddetta legge 12 e legge 15, andata in scena ieri sera alla Cittadella regionale, come Cisal siamo pienamente solidali sia con i lavoratori che con i colleghi che hanno indetto la protesta”. Così Gianluca Persico per la segretaria regionale della Cisal che in una nota spiega: “Non possiamo pensare che un procedimento, portato quasi al 90% del suo iter amministrativo, possa essere interrotto per un qualche disguido che sarebbe nato all’interno di una seduta di Giunta. Come Cisal non entriamo nel merito di come siano andati i fatti, anche perchè non eravamo presenti, ma è bene sottolineare che questo procedimento, nato nel 2014, rimasto bloccato per quasi quattro anni, ha trovato finalmente la giusta rivendicazione ed il giusto iter amministrativo grazie all’accelerazione voluta fortemente dalla compianta presidente Santelli, la quale si era impegnata fin da subito alla stabilizzazione di queste fasce di precariato storico. Ci sono tutti i requisiti oggettivi e soggettivi per far si che questo iter si concluda nel modo sperato. Ci appelliamo, quindi, al senso di responsabilità della Giunta regionale affinché possa addivenire ad una soluzione in tempi rapidi. Si tratta di ordinaria amministrazione. La Cisal è disponibile in qualsiasi sede a sedersi insieme ai colleghi e a far capire esattamente quali sono i passaggi del procedimento che devono portare alla naturale conclusione di un iter amministrativo pienamente condiviso, lineare e trasparente, dando così delle risposte a centinaia di lavoratori precari che, insieme alle loro famiglie, aspettano da troppo tempo”.
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