“Trasferimento ingiustificato”. La Federdistat Cisal proclama lo stato di agitazione a Matera

21 Ottobre 2021
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Trasferimento ingiustificato e in palese violazione. Con questa motivazione la Federdistat  Cisal VV.F. Basilicata proclama lo stato di agitazione e chiede all’Amministrazione Centrale dei Vigili del Fuoco la formale attivazione della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione.

«Una decisione ritenuta necessaria – si legge nella nota a firma del segretario regionale del sindacato che tutela le lavoratrici ed i lavoratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Michele Grieco – alla luce del trasferimento, con OdG n° 352 del 23 agosto 2021 di cui chiediamo la sospensione immediata, disposto dal Comandante Provinciale di Matera nei confronti del CR Andrea Morando, spostato dalla sede centrale al Distaccamento di Tinchi – D, in seguito alla perdita dei benefici previsti dalla legge 104/92, e dopo attivazione di procedura di mobilità interna. Un provvedimento – continua la nota – mai richiesto dallo stesso Morando ed in palese violazione e contrasto ad una disposizione precedente che, il 13 novembre del 2018, lo assegnava al Distaccamento di Policoro, nella cui sede doveva rientrare, dopo la perdita, già menzionata, dei benefici previsti dalla L.104/92. Tale precisazione risulta fondamentale nell’economia del caso, perché – spiega il sindacalista Federdistat Cisal – ci permette di evidenziare la superficialità e l’approssimazione con cui vengono disposti i trasferimenti, che nel caso di specie non avrebbe nessun carattere di straordinarietà e urgenza, tale da giustificare l’attivazione di una procedura straordinaria di mobilità interna, avendo ad oggetto una sola e semplice unità, e non pregiudicando in alcun modo il servizio. Un trattamento impari – sottolinea Grieco – che non trova giustificazione alcuna, soprattutto se si tiene conto della riduzione di organico subita dalla sede centrale (in cui il CR Morando prestava servizio) dovuta alla prevista e programmata attivazione del corso di formazione per Capi squadra, e che risulta ancora più grave se si tiene conto che, ad oggi, ci sono posti vacanti, ormai da mesi, presso le sedi periferiche distaccate, senza che nessuno si sia mai preoccupato di colmare, in violazione alle disposizioni dipartimentali. Altro elemento che non può essere sottaciuto è che il CR Morando è stato assegnato, in virtù dei benefici della legge 104/92, in via definitiva alla sede centrale, con un OdG il 31/10/2016, senza che mai tale provvedimento sia stato modificato o annullato. Anche per tale motivo, l’OdG oggetto della presente contestazione risulta essere una decisione che ha il difetto, evidente ed inspiegabile, di non aver tenuto nella dovuta considerazione proprio la precedente dichiarata volontà dell’Amministrazione, risultando in antitesi con l’ordinamento giuridico e l’orientamento giurisprudenziale amministrativo che, attraverso il sindacato sull’eccesso di potere, sotto i profili della contraddittorietà, illogicità e disparità di trattamento, nei fatti e in concreto, rende censurabile tale comportamento, richiamando le Pubbliche Amministrazione al dovere di coerenza procedimentale e provvedimentale».

21 Ottobre 2021
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Trasferimento ingiustificato e in palese violazione. Con questa motivazione la Federdistat  Cisal VV.F. Basilicata proclama lo stato di agitazione e chiede all’Amministrazione Centrale dei Vigili del Fuoco la formale attivazione della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione.

«Una decisione ritenuta necessaria – si legge nella nota a firma del segretario regionale del sindacato che tutela le lavoratrici ed i lavoratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Michele Grieco – alla luce del trasferimento, con OdG n° 352 del 23 agosto 2021 di cui chiediamo la sospensione immediata, disposto dal Comandante Provinciale di Matera nei confronti del CR Andrea Morando, spostato dalla sede centrale al Distaccamento di Tinchi – D, in seguito alla perdita dei benefici previsti dalla legge 104/92, e dopo attivazione di procedura di mobilità interna. Un provvedimento – continua la nota – mai richiesto dallo stesso Morando ed in palese violazione e contrasto ad una disposizione precedente che, il 13 novembre del 2018, lo assegnava al Distaccamento di Policoro, nella cui sede doveva rientrare, dopo la perdita, già menzionata, dei benefici previsti dalla L.104/92. Tale precisazione risulta fondamentale nell’economia del caso, perché – spiega il sindacalista Federdistat Cisal – ci permette di evidenziare la superficialità e l’approssimazione con cui vengono disposti i trasferimenti, che nel caso di specie non avrebbe nessun carattere di straordinarietà e urgenza, tale da giustificare l’attivazione di una procedura straordinaria di mobilità interna, avendo ad oggetto una sola e semplice unità, e non pregiudicando in alcun modo il servizio. Un trattamento impari – sottolinea Grieco – che non trova giustificazione alcuna, soprattutto se si tiene conto della riduzione di organico subita dalla sede centrale (in cui il CR Morando prestava servizio) dovuta alla prevista e programmata attivazione del corso di formazione per Capi squadra, e che risulta ancora più grave se si tiene conto che, ad oggi, ci sono posti vacanti, ormai da mesi, presso le sedi periferiche distaccate, senza che nessuno si sia mai preoccupato di colmare, in violazione alle disposizioni dipartimentali. Altro elemento che non può essere sottaciuto è che il CR Morando è stato assegnato, in virtù dei benefici della legge 104/92, in via definitiva alla sede centrale, con un OdG il 31/10/2016, senza che mai tale provvedimento sia stato modificato o annullato. Anche per tale motivo, l’OdG oggetto della presente contestazione risulta essere una decisione che ha il difetto, evidente ed inspiegabile, di non aver tenuto nella dovuta considerazione proprio la precedente dichiarata volontà dell’Amministrazione, risultando in antitesi con l’ordinamento giuridico e l’orientamento giurisprudenziale amministrativo che, attraverso il sindacato sull’eccesso di potere, sotto i profili della contraddittorietà, illogicità e disparità di trattamento, nei fatti e in concreto, rende censurabile tale comportamento, richiamando le Pubbliche Amministrazione al dovere di coerenza procedimentale e provvedimentale».