Immagine di copertina di: Rinnovato il contratto dei chimici e farmaceutici: aumento di 204 euro 

Fialc Cisal: “Rinnovo importante, significative le novità introdotte su parte economica e normativa”


Raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti dei settori dell’industria chimica, chimica-farmaceutica, farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e GPL. Il nuovo contratto avrà una vigenza triennale 1° luglio 2022 – 30 giugno 2025 ed interesserà una platea di circa 210 mila lavoratori in oltre 3 mila aziende. La parola passa ora ai lavoratori che dovranno votare l’intesa nelle assemblee.

“Si tratta di un rinnovo mai come adesso importante, considerati il clima di grande incertezza e la congiuntura economica che si sta abbattendo sulle famiglie – spiega il segretario generale della Fialc Cisal, Giuseppe Graniti. Un accordo frutto di buone relazioni, partecipazione, responsabilità e attenzione al contesto che ci circonda. Riteniamo significative le novità introdotte sia sulla parte economica che sulla parte normativa con l’obiettivo di garantire maggiore produttività, flessibilità e competenze”.

La parte economica. Per la parte economica, il contratto riconosce ai lavoratori, per l’intera vigenza contrattuale, un aumento del trattamento economico minimo di 204 euro, comprensivo di 32 euro di EDR (Elemento distinto della retribuzione) già erogato dalle imprese che sarà trasferito nei minimi. L’aumento sui minimi (livello D1) nel triennio sarà diviso in 5 “tranche”, e precisamente: 50 euro dal 1° luglio 2022, 30 euro dal 1° gennaio 2023, 36 euro dal 1° luglio 2023, 68 euro dal 1° luglio 2024 e 20 euro dal primo giugno 2025. Il montante complessivo nel triennio sarà pari a 4.750 euro. Resta inoltre confermato il modello di verifica degli scostamenti inflattivi, con il ruolo dell’Edr quale ammortizzatore. Viene valorizzata l’aliquota mensile Fonchim delle imprese nell’Eps (Elemento puntuale settoriale) per il successivo rinnovo.

La parte normativa. Per quanto riguarda la parte normativa, gli interventi si sono focalizzati sull’ulteriore miglioramento della qualità delle relazioni industriali. In particolare, sono stati condivisi i seguenti impegni: nuove sezioni dell’Osservatorio nazionale dedicate alla trasformazione digitale, all’inclusione sociale e alla parità di genere; realizzazione di un meccanismo di raccolta delle competenze specifiche, certificate, che possa favorire l’incontro tra domanda e offerta delle esigenze di settore; incontri periodici e sezioni tematiche dell’Osservatorio farmaceutico; definizione di un meccanismo di adesione dei lavoratori al welfare contrattuale; favorire la conoscenza della corretta applicazione delle scelte contrattuali, la diffusione della cultura di relazioni industriali e dello sviluppo sostenibile, attraverso iniziative formative; prevedere un nuovo riconoscimento per la contrattazione aziendale coerente alle scelte contrattuali. Inoltre, la “Giornata nazionale sicurezza salute ambiente” (Ssa) diventerà “Giornata nazionale salute, sicurezza e sviluppo sostenibile”. Sono state previste modifiche su: regime di reperibilità, maggiorazioni, intese temporanee modificative, investimenti sulla formazione al secondo livello e una ricognizione di tutte le disposizioni contrattuali in tema di inclusione e parità di genere. Per quanto riguarda il delicato tema della malattia, il trattamento economico ricomincerà ex novo dopo il quattordicesimo giorno di ricovero ospedaliero rispetto agli attuali 21. Sulla Formazione è previsto l’aumento a 2,5 giornate su progetti formativi collettivi. Rilevante la novità in tema di politiche attive del lavoro con la certificazione delle competenze in seno alla bilateralità, in modo da creare un vero e proprio ambito di incontro tra domanda e offerta per le esigenze del settore. La parte più innovativa del Ccnl è rappresentata dall’introduzione di un nuovo capitolo, sperimentale per la vigenza contrattuale, nel quale sono contemplate linee guida utili ad agevolare e accompagnare il cambiamento nelle imprese per gestire gli impatti della trasformazione digitale sul lavoro, sulle relazioni industriali e su sicurezza, salute e ambiente.

Immagine di copertina di: Rinnovato il contratto dei chimici e farmaceutici: aumento di 204 euro 

Fialc Cisal: “Rinnovo importante, significative le novità introdotte su parte economica e normativa”


Raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti dei settori dell’industria chimica, chimica-farmaceutica, farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e GPL. Il nuovo contratto avrà una vigenza triennale 1° luglio 2022 – 30 giugno 2025 ed interesserà una platea di circa 210 mila lavoratori in oltre 3 mila aziende. La parola passa ora ai lavoratori che dovranno votare l’intesa nelle assemblee.

“Si tratta di un rinnovo mai come adesso importante, considerati il clima di grande incertezza e la congiuntura economica che si sta abbattendo sulle famiglie – spiega il segretario generale della Fialc Cisal, Giuseppe Graniti. Un accordo frutto di buone relazioni, partecipazione, responsabilità e attenzione al contesto che ci circonda. Riteniamo significative le novità introdotte sia sulla parte economica che sulla parte normativa con l’obiettivo di garantire maggiore produttività, flessibilità e competenze”.

La parte economica. Per la parte economica, il contratto riconosce ai lavoratori, per l’intera vigenza contrattuale, un aumento del trattamento economico minimo di 204 euro, comprensivo di 32 euro di EDR (Elemento distinto della retribuzione) già erogato dalle imprese che sarà trasferito nei minimi. L’aumento sui minimi (livello D1) nel triennio sarà diviso in 5 “tranche”, e precisamente: 50 euro dal 1° luglio 2022, 30 euro dal 1° gennaio 2023, 36 euro dal 1° luglio 2023, 68 euro dal 1° luglio 2024 e 20 euro dal primo giugno 2025. Il montante complessivo nel triennio sarà pari a 4.750 euro. Resta inoltre confermato il modello di verifica degli scostamenti inflattivi, con il ruolo dell’Edr quale ammortizzatore. Viene valorizzata l’aliquota mensile Fonchim delle imprese nell’Eps (Elemento puntuale settoriale) per il successivo rinnovo.

La parte normativa. Per quanto riguarda la parte normativa, gli interventi si sono focalizzati sull’ulteriore miglioramento della qualità delle relazioni industriali. In particolare, sono stati condivisi i seguenti impegni: nuove sezioni dell’Osservatorio nazionale dedicate alla trasformazione digitale, all’inclusione sociale e alla parità di genere; realizzazione di un meccanismo di raccolta delle competenze specifiche, certificate, che possa favorire l’incontro tra domanda e offerta delle esigenze di settore; incontri periodici e sezioni tematiche dell’Osservatorio farmaceutico; definizione di un meccanismo di adesione dei lavoratori al welfare contrattuale; favorire la conoscenza della corretta applicazione delle scelte contrattuali, la diffusione della cultura di relazioni industriali e dello sviluppo sostenibile, attraverso iniziative formative; prevedere un nuovo riconoscimento per la contrattazione aziendale coerente alle scelte contrattuali. Inoltre, la “Giornata nazionale sicurezza salute ambiente” (Ssa) diventerà “Giornata nazionale salute, sicurezza e sviluppo sostenibile”. Sono state previste modifiche su: regime di reperibilità, maggiorazioni, intese temporanee modificative, investimenti sulla formazione al secondo livello e una ricognizione di tutte le disposizioni contrattuali in tema di inclusione e parità di genere. Per quanto riguarda il delicato tema della malattia, il trattamento economico ricomincerà ex novo dopo il quattordicesimo giorno di ricovero ospedaliero rispetto agli attuali 21. Sulla Formazione è previsto l’aumento a 2,5 giornate su progetti formativi collettivi. Rilevante la novità in tema di politiche attive del lavoro con la certificazione delle competenze in seno alla bilateralità, in modo da creare un vero e proprio ambito di incontro tra domanda e offerta per le esigenze del settore. La parte più innovativa del Ccnl è rappresentata dall’introduzione di un nuovo capitolo, sperimentale per la vigenza contrattuale, nel quale sono contemplate linee guida utili ad agevolare e accompagnare il cambiamento nelle imprese per gestire gli impatti della trasformazione digitale sul lavoro, sulle relazioni industriali e su sicurezza, salute e ambiente.