Immagine di copertina di: Lavoro agile, confronto con il ministro Brunetta

Oggi l’incontro sulle linee guida per l’attuazione del lavoro agile nella pubblica amministrazione. Blasi: “Evidenziate alcune contraddizioni”


Si è tenuto oggi l’ incontro tra le Confederazioni sindacali rappresentative nel Pubblico Impiego e il Ministro della PA, Renato Brunetta, avente ad oggetto le “linee guida per l’attuazione del lavoro agile nella pubblica amministrazione”. Nella circostanza, la Cisal, rappresentata dal segretario confederale Massimo Blasi ha ribadito la necessità di rendere il lavoro agile un istituto di ampia diffusione attraverso il quale perseguire il piano di digitalizzazione e ammodernamento della pubblica amministrazione, meglio se nell’ambito del PNRR. Rispetto a tale obiettivo si è criticata l’impostazione del decreto ministeriale con cui il Ministro Brunetta ha imposto, dal 15 ottobre, in modo repentino e non condiviso dalle OO.SS. l’immediato rientro in presenza di tutto il personale del pubblico impiego, rappresentando come tale forzatura, in non pochi casi, stia ponendo problemi di violazione dei protocolli sanitari per il personale interessato, tanto che molti Enti continuano a mantenere quote di personale in lavoro agile proprio per non incorrere in violazione delle norme sanitarie. Altresì si è contestata la volontà del Ministro di disciplinare attraverso atti di legge e regolamentari una materia, come quella del lavoro agile, di stretta competenza della contrattazione sindacale. Nel merito si sono evidenziate alcune contraddizioni contenute nelle “linee guida”; in alcuni casi, infatti, si è notato che una puntuale attuazione di quanto con esse disposto di fatto impedirebbe la prosecuzione di qualsiasi esperienza di lavoro agile attualmente ancora in corso.

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Oggi l’incontro sulle linee guida per l’attuazione del lavoro agile nella pubblica amministrazione. Blasi: “Evidenziate alcune contraddizioni”


Si è tenuto oggi l’ incontro tra le Confederazioni sindacali rappresentative nel Pubblico Impiego e il Ministro della PA, Renato Brunetta, avente ad oggetto le “linee guida per l’attuazione del lavoro agile nella pubblica amministrazione”. Nella circostanza, la Cisal, rappresentata dal segretario confederale Massimo Blasi ha ribadito la necessità di rendere il lavoro agile un istituto di ampia diffusione attraverso il quale perseguire il piano di digitalizzazione e ammodernamento della pubblica amministrazione, meglio se nell’ambito del PNRR. Rispetto a tale obiettivo si è criticata l’impostazione del decreto ministeriale con cui il Ministro Brunetta ha imposto, dal 15 ottobre, in modo repentino e non condiviso dalle OO.SS. l’immediato rientro in presenza di tutto il personale del pubblico impiego, rappresentando come tale forzatura, in non pochi casi, stia ponendo problemi di violazione dei protocolli sanitari per il personale interessato, tanto che molti Enti continuano a mantenere quote di personale in lavoro agile proprio per non incorrere in violazione delle norme sanitarie. Altresì si è contestata la volontà del Ministro di disciplinare attraverso atti di legge e regolamentari una materia, come quella del lavoro agile, di stretta competenza della contrattazione sindacale. Nel merito si sono evidenziate alcune contraddizioni contenute nelle “linee guida”; in alcuni casi, infatti, si è notato che una puntuale attuazione di quanto con esse disposto di fatto impedirebbe la prosecuzione di qualsiasi esperienza di lavoro agile attualmente ancora in corso.