Immagine di copertina di: Decarbonizzazione, Fialc Cisal: “Il Governo tenga fede agli impegni presi”

Il sindacato dei Chimici chiede la convocazione del tavolo ministeriale


Nell’ultimo incontro svoltosi nel mese di giugno  a Roma,  presso  il  Ministero del Made in Italy, la nostra delegazione accolse positivamente la proposta del governo di convocare entro la seconda decade di settembre 2024, il tavolo della decarbonizzazione, inserendo in esso anche le attuali  criticità industriali che il settore della chimica  sta attraversando, con  le  conclamate vertenze in atto di colossi  di caratura internazionale come  Lyondellbasell , Euroapi (ex Sanofi) che a strettissimo giro avranno un effetto domino con  pesanti  ripercussioni sul colosso della chimica italiana Eni Versalis e quindi su tutto il petrolchimico di Brindisi. Per affrontare questa spaventosa crisi industriale bisogna tenere fede a quanto stabilito nell’incontro in sede ministeriale, inserendo a nostro modesto avviso la presenza al tavolo dei grandi players industriali a conduzione statale come Terna Enel, Eni giusto per citarne alcuni. Ribadiamo, ove c’è ne fosse bisogno, che le aziende ed i grossi gruppi industriali devono continuare ad investire e a contribuire al benessere di un territorio, che per oltre un trentennio gli ha concesso profitti economici ai suoi azionisti ed in particolare allo stato italiano. Lo stato italiano si renda garante dei suoi cittadini e dei tanti lavoratori che stanno pagando a proprie spese i ritardi di una mancata attuazione di riconversione e di politiche industriali ecosostenibili”. Lo scrive in una nota Massimo Pagliara della segreteria nazionale Fialc Cisal.

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Il sindacato dei Chimici chiede la convocazione del tavolo ministeriale


Nell’ultimo incontro svoltosi nel mese di giugno  a Roma,  presso  il  Ministero del Made in Italy, la nostra delegazione accolse positivamente la proposta del governo di convocare entro la seconda decade di settembre 2024, il tavolo della decarbonizzazione, inserendo in esso anche le attuali  criticità industriali che il settore della chimica  sta attraversando, con  le  conclamate vertenze in atto di colossi  di caratura internazionale come  Lyondellbasell , Euroapi (ex Sanofi) che a strettissimo giro avranno un effetto domino con  pesanti  ripercussioni sul colosso della chimica italiana Eni Versalis e quindi su tutto il petrolchimico di Brindisi. Per affrontare questa spaventosa crisi industriale bisogna tenere fede a quanto stabilito nell’incontro in sede ministeriale, inserendo a nostro modesto avviso la presenza al tavolo dei grandi players industriali a conduzione statale come Terna Enel, Eni giusto per citarne alcuni. Ribadiamo, ove c’è ne fosse bisogno, che le aziende ed i grossi gruppi industriali devono continuare ad investire e a contribuire al benessere di un territorio, che per oltre un trentennio gli ha concesso profitti economici ai suoi azionisti ed in particolare allo stato italiano. Lo stato italiano si renda garante dei suoi cittadini e dei tanti lavoratori che stanno pagando a proprie spese i ritardi di una mancata attuazione di riconversione e di politiche industriali ecosostenibili”. Lo scrive in una nota Massimo Pagliara della segreteria nazionale Fialc Cisal.