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Nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra la Direzione di Enel Green Power (EGP) e la nostra organizzazione sindacale incentrato sul rinnovo delle concessioni geotermiche. La Regione Toscana, con la delibera 697, ha stabilito condizioni precise che dovranno essere integrate nel Piano industriale di Enel, con l’obiettivo primario di raddoppiare l’uso della geotermia per la produzione di energia e sostenere così la transizione ecologica. Tali condizioni includono la necessità di rispettare precisi requisiti ambientali, la sostenibilità economico-territoriale, il ripristino ambientale, oltre all’incremento occupazionale e a diverse altre misure trasversali. Le richieste avanzate dalla Regione Toscana, dunque, sono molto articolate e comprendono, tra le altre cose, la garanzia di interventi per la costruzione di nuove centrali e l’ammodernamento di quelle esistenti, il rafforzamento dei presidi ambientali, la massimizzazione del recupero della CO2 e l’installazione di sezioni di “scambio ibrido” per la riduzione dei pennacchi nelle torri di raffreddamento.
Inoltre, il piano richiesto dalla Regione prevede l’adeguamento delle postazioni di campionamento delle emissioni, la realizzazione di teleriscaldamenti in tutti i 16 comuni geotermici con un prezzo massimo di cessione del calore pari a 0,5 euro per metro cubo, e l’introduzione di un “price cap” per le bollette elettriche degli utenti residenti in Toscana in caso di forti aumenti dei prezzi energetici.
Ulteriori condizioni includono il potenziamento dell’offerta culturale e turistica, la destinazione di almeno il 40% degli appalti a imprese locali, un piano di assunzioni dirette da parte di EGP, contributi per investimenti stradali e servizi locali come asili nido, scuole e corsi ITS, e la creazione di un fondo per un piano di comunicazione sulla geotermia.
Durante l’incontro, EGP ha comunicato di aver presentato un Piano Industriale che include interventi di manutenzione e miglioramento degli impianti esistenti, soprattutto nelle centrali di Nuova Castelnuovo, Nuova Sasso, Travale3 e Travale4, oltre al recupero del declino naturale dei campi geotermici mediante interventi sui pozzi esistenti e la perforazione di nuovi pozzi.
Sono previste anche la costruzione di tre nuove centrali per un totale di 65 MW: Monterotondo2, Piancastagnaio6 e Bagnore5.
Tuttavia, il Piano Industriale, in relazione agli altri punti richiesti dalla Regione, è risultato vago o comunque non sufficientemente definito.
Non a caso, rispetto al predetto, la Regione Toscana, con la delibera 930 del 29/07/24, ha richiesto ulteriori modifiche e integrazioni che EGP dovrà presentare entro 90 giorni.
Come organizzazione sindacale, abbiamo sottolineato l’importanza di destinare almeno il 40% degli investimenti a imprese locali e di rivedere il sistema delle gare per eliminare il massimo ribasso. Inoltre, abbiamo ribadito che riteniamo cruciale coinvolgere maggiormente la popolazione dei comuni geotermici, destinando alla stessa la maggior parte delle risorse socio-economiche investite(realizzazione di arterie stradali, estensione del teleriscaldamento, contributi per asili nido, scuole e corsi in collaborazione con gli istituti secondari del territorio.).
Altro aspetto fondamentale, sempre a nostro giudizio, è che le misure finalizzate all’incremento dell’occupazione lavorativa, sia a livello Aziendale che nell’indotto, siano pure destinate in modo prioritario alla popolazione locale.
Attendiamo con speranza le integrazioni che l’Azienda proporrà, auspicando un accordo che porti benefici significativi al territorio e alla popolazione delle aree geotermiche.
Nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra la Direzione di Enel Green Power (EGP) e la nostra organizzazione sindacale incentrato sul rinnovo delle concessioni geotermiche. La Regione Toscana, con la delibera 697, ha stabilito condizioni precise che dovranno essere integrate nel Piano industriale di Enel, con l’obiettivo primario di raddoppiare l’uso della geotermia per la produzione di energia e sostenere così la transizione ecologica. Tali condizioni includono la necessità di rispettare precisi requisiti ambientali, la sostenibilità economico-territoriale, il ripristino ambientale, oltre all’incremento occupazionale e a diverse altre misure trasversali. Le richieste avanzate dalla Regione Toscana, dunque, sono molto articolate e comprendono, tra le altre cose, la garanzia di interventi per la costruzione di nuove centrali e l’ammodernamento di quelle esistenti, il rafforzamento dei presidi ambientali, la massimizzazione del recupero della CO2 e l’installazione di sezioni di “scambio ibrido” per la riduzione dei pennacchi nelle torri di raffreddamento.
Inoltre, il piano richiesto dalla Regione prevede l’adeguamento delle postazioni di campionamento delle emissioni, la realizzazione di teleriscaldamenti in tutti i 16 comuni geotermici con un prezzo massimo di cessione del calore pari a 0,5 euro per metro cubo, e l’introduzione di un “price cap” per le bollette elettriche degli utenti residenti in Toscana in caso di forti aumenti dei prezzi energetici.
Ulteriori condizioni includono il potenziamento dell’offerta culturale e turistica, la destinazione di almeno il 40% degli appalti a imprese locali, un piano di assunzioni dirette da parte di EGP, contributi per investimenti stradali e servizi locali come asili nido, scuole e corsi ITS, e la creazione di un fondo per un piano di comunicazione sulla geotermia.
Durante l’incontro, EGP ha comunicato di aver presentato un Piano Industriale che include interventi di manutenzione e miglioramento degli impianti esistenti, soprattutto nelle centrali di Nuova Castelnuovo, Nuova Sasso, Travale3 e Travale4, oltre al recupero del declino naturale dei campi geotermici mediante interventi sui pozzi esistenti e la perforazione di nuovi pozzi.
Sono previste anche la costruzione di tre nuove centrali per un totale di 65 MW: Monterotondo2, Piancastagnaio6 e Bagnore5.
Tuttavia, il Piano Industriale, in relazione agli altri punti richiesti dalla Regione, è risultato vago o comunque non sufficientemente definito.
Non a caso, rispetto al predetto, la Regione Toscana, con la delibera 930 del 29/07/24, ha richiesto ulteriori modifiche e integrazioni che EGP dovrà presentare entro 90 giorni.
Come organizzazione sindacale, abbiamo sottolineato l’importanza di destinare almeno il 40% degli investimenti a imprese locali e di rivedere il sistema delle gare per eliminare il massimo ribasso. Inoltre, abbiamo ribadito che riteniamo cruciale coinvolgere maggiormente la popolazione dei comuni geotermici, destinando alla stessa la maggior parte delle risorse socio-economiche investite(realizzazione di arterie stradali, estensione del teleriscaldamento, contributi per asili nido, scuole e corsi in collaborazione con gli istituti secondari del territorio.).
Altro aspetto fondamentale, sempre a nostro giudizio, è che le misure finalizzate all’incremento dell’occupazione lavorativa, sia a livello Aziendale che nell’indotto, siano pure destinate in modo prioritario alla popolazione locale.
Attendiamo con speranza le integrazioni che l’Azienda proporrà, auspicando un accordo che porti benefici significativi al territorio e alla popolazione delle aree geotermiche.
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